Nel 2022 il mercato Internet of Things in Italia ha proseguito la sua corsa, crescendo di un miliardo in un anno, e raggiungendo così gli 8,3 miliardi di euro complessivi (+13% sul 2021). C’è però un ostacolo: la scarsità di competenze e di figure professionali adeguate, un fattore che sta frenando molto lo sviluppo tecnologico e digitale nell’intero sistema Paese. Sono i risultati e le tendenze che emergono dal report dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
I recenti progressi tecnici, come l'IoT, hanno consentito agli agricoltori di cambiare radicalmente il loro modus operandi. Con l'IoT, gli agricoltori possono aggiungere intelligenza ai dispositivi analogici e meccanici, semplificare i processi, aumentare l'efficienza e, nel complesso, costruire attività più solide.
Aumenta la domanda di soluzioni in ambito Smart City, Smart Utilities, Smart Agricolture e Smart Factory. Nascono cosí partnership finalizzate a sviluppare l’offerta IoT, a beneficio delle grandi aziende e della Pa, come quella tra Windtre e Telit.
Secondo il rapporto di Global Market Insights, Inc. "Il mercato mondiale della gestione dei dispositivi IoT è stato valutato 1,5 miliardi di dollari nel 2021 e supererà gli 11 miliardi di dollari entro il 2032 con un tasso di crescita annuale del 25% dal 2022 al 2028". La Cina è attualmente uno dei principali attori nella progettazione di dispositivi IoT, facilitata dalla forte espansione delle aziende cinesi.
Tenere traccia di tutti i dispositivi IoT su una rete, assicurandosi che siano sicuri e funzionino correttamente sono attività critiche e impegnative. Gli strumenti di monitoraggio IoT semplificano l'aggiornamento dei dispositivi con il software e il firmware più recenti, forniscono automaticamente informazioni sullo stato e l'identificazione e fanno parte di una più ampia strategia di sicurezza informatica.