Attualmente ci sono oltre 7 miliardi di dispositivi Internet of Things (IoT) installati in tutto il mondo. Nel 2019, Gartner ha scoperto che solo il 10% circa dei progetti IoT utilizzava l'intelligenza artificiale per sviluppare insight. Man mano che la base installata dell'IoT cresce, è inevitabile che l'IA aiuti ad analizzare le risme di dati raccolti tramite i dispositivi IoT. E i dati saranno essenziali per "addestrare" i sistemi di intelligenza artificiale. Entro il 2025, si prevede che i dispositivi IoT genereranno circa 73,1 ZB di dati. Sono circa 4 volte i 18,3 ZB generati nel 2019.
Dai dispositivi medici al monitoraggio della salute, l'IoT sta cambiando le regole del gioco. Per gli assicuratori, ciò consente l'accumulo di vaste banche dati per proteggere gli assicurati. Le tecnologie IoT, AI e ML facilitano la personalizzazione, migliorando l'esperienza. ”L'IoT offre agli assicuratori sanitari un altro prezioso percorso per la raccolta e il monitoraggio dei dati dei pazienti per l'intelligenza artificiale e l'analisi predittiva" - Cooper, direttore del fornitore di assicurazioni per espatriati William Russell Europe SRL.
La quantità di dati che verranno prodotti con l'IoT sarà in costante aumento, ma senza un'analisi adeguata di tali dati, il rischio é di creare solo rumore. Per questo gli strumenti analitici sono essenziali per ottenere il massimo valore dalle tue soluzioni IoT, indipendentemente dai prodotti selezionati dalla tua azienda.
Un progetto IoT dedicato alla mobilità elettrica per semplificare lo start-up e la manutenzione della stazione di ricarica, grazie alla connessione Bluetooth tra il dispositivo di ricarica del veicolo I-CON realizzato da Gewiss e l’applicazione.
Dall'acquisizione da parte di Volvo della sua divisione di guida autonoma Zenseact, alle soluzioni ampliate di mobilità come il servizio di Mastercard con Ubirider, alcune delle ultime e più entusiasmanti offerte e partnership del settore IoT.
Gli ultimi dati dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano confermano sia l’incremento delle auto “intelligenti”, che oggi rappresentano quasi la metà del parco circolante in Italia, sia la trasformazione dell’automotive in un mercato basato sempre di più su meccanismi di servitizzazione.